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BAUDUCCHI / LA ROTTA
Tetti Sapini e La Gorra
Lasciando la zona industriale e commerciale, puntiamo decisamente verso i confini con Villastellone, attravesando un'altra parte della vasta campagna moncalierese. Qui a La Gorra, che prende il nome da un rio che attraversa anche la vicina Villastellone, troviamo una casa-forte, la cui storia non chiarisce se abbia in qualche modo avuto a che fare con i Cavalieri Templari, che in zona avevano molti possedimenti.
A Tetti Sapini troviamo il Lago Fiorito, noto per la pesca sportiva e per un'ampia zona adatta ai pic nic. A La Rotta, oltre alla chiesa neogotica (XIX secolo) di San Giovanni Battista, ci troviamo di fronte al famoso Castello. Costruito nel Medioevo, forse appartenuto ai Cavalieri Templari, è circondato da leggende relative a “fantasmi che girerebbero indisturbati pronti anche a farsi fotografare”.
Nel XV secolo il castello era detto Grancia Rupta, dato che sorgeva in una pianura aperta poco abitata per un lungo tratto, ed era posto a difesa del ponte sul torrente Banna, su cui passava la strada romana proveniente da Pollenzo. Si dice che il nome della frazione derivi dalla disfatta che l'esercito piemontese, alleato degli spagnoli, subì dai francesi nel 1639.
Ritornando verso il centro della nostra città, facciamo una deviazione sulla destra per addentrarci nella borgata Bauducchi, che prende il nome dalla famiglia che per prima vi si insediò. Qui, incastonata tra le case, al punto da passare quasi inosservata a uno sguardo distratto, merita una menzione la chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1728, ma già nota nel XV secolo come San Giovanni del Guado, in funzione della sua vicinanza con un torrente. Famosa la festa del grano che per tre giorni vede la partecipazione non solo dei borghigiani. Di vocazione agricola il borgo vanta una originale produzione artigianale, quella dei manufatti di vimini.