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MONCALIERI

CENTRO STORICO
Borgo Navile, Bocciadoro e Zona Rebaude

Proseguendo in un percorso geografico ma anche storico arriviamo alla parte più vecchia e più affascinante di Moncalieri, il Centro Storico. Pare vi fossero sei porte di accesso alla città vecchia, ma fin dal XVII secolo ne risultano quattro: la Mediolanensis o Navina, la Taurinensis o Turinesia, la Rivigliasca e la Piacentina. Solo delle prime due si hanno tuttora tracce della loro collocazione.
Della Navina, che era vicino al porto fluviale, rimane l'attuale Arco più volte rimaneggiato fino alla metà del XIX secolo, quando fu arricchito di un bronzo a futura memoria del Proclama di Moncalieri, firmato nel 1849 dal re Vittorio Emanuele II. Della Turinesia resta il piccolo arco che salendo dal Po (via Palestro) porta su via Alfieri, l'antica via dei Macelli.
Qui, inserito nel fianco della collina, è presente un parcheggio multipiano (circa 300 posti auto), che rende più agevole l'accesso al Centro Storico, dove molte sono le chiese: la Collegiata di Santa Maria della Scala, Sant'Egidio, antica dimora dei Templari, Santa Croce, la cui Arciconfraternita gestiva l'antico “spedale” antistante, San Francesco, poi diventata chiesa dei Padri Barnabiti, per più di 150 anni educatori nella maestosa struttura carloalbertina del Real Collegio,
la chiesetta del monastero di San Giuseppe delle suore di clausura del Carmelo e infine la “sconsacrata” Chiesa del Gesù, di epoca barocca come Sant'Egidio.
Il Collegio Carlo Alberto è stato sede di due dottorati dell'Università degli Studi di Torino, promuove la ricerca e la didattica in economia, finanza e scienza della politica. Nelle accoglienti sale vengono tenute delle conferenze, aperte al pubblico, tenute da relatori internazionali, su temi di grande attualità;
attualmente è anche sede della Società Meteorologica Italiana (SMI).

Sulla sommità della splendida piazza in declivio sorge il Palazzo Municipale, anticamente sede di una Zecca, di fronte al quale sta una fontana con la statua di Nettuno, più conosciuta dai moncalieresi come Saturnio.


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